E’ uno spettacolo a cui occhi mortali a stento crederanno. La Semana Santa a Siviglia è una festa religiosa, ma pur sempre una grande e unica festa che si svolge per le strade della città. L’odore dell’incenso si mescola al sapore della birra venduta dagli ambulanti, i canti religiosi lasciano il posto a musiche trionfali suonate dalla banda e le immaginette sacre diventano l’involucro di dolci caramelle.
Non c’è nulla di dissacrante, tutt’altro non ho mai visto e respirato una religiosità più vera e autentica che a Siviglia durante la Semana Santa. Capita di vedere gli occhi bagnati dalle lacrime, capita di udire urla di gioia al passaggio della Virgen e un silenzio surreale quando a sfilare è il paso della Passione di Cristo.
I nazarenos con i loro cappucci colorati poi rappresentano quanto di più lontano esista per noi, se intravediamo pure i piedi nudi, un brivido ci percorrere la schiena. Una tradizione spirituale che affonda le radici nella notte dei tempi ma ancora viva e sentita da tutti i sivigliani.
E io che all’inizio mi meravigliavo del fatto che il giovedì santo ci fossero i supermercati chiusi, ora inizio a capire il grande lavoro e l’impegno che ogni persona mette per la realizzazione di questa festa. La consiglio; consiglio a chiunque di prendere e partire per Siviglia questa Pasqua 2013 e vedere con i propri occhi quell’immenso tappeto fiorito su cui si erge la statua della Virgen o un nazareno che da solo si dirige verso la sua chiesa e chissà che anche voi non riusciate ad emozionarvi…